Lavoriamo nello sport, nello sport di squadra e alla base di ogni sport di squadra ci sono le persone.
Quando un Direttore Sportivo crea, insieme al mister, la squadra con cui affronteranno la stagione agonistica, lo fa sapendo molto bene il modo in cui l’allenatore stesso vorrà giocare.
Solitamente tiene in considerazione il modulo di gioco con cui affronterà il campionato e, insieme a questo, considera i valori che la società mette in campo.
Quando è nata RBR il progetto era molto chiaro: si doveva partire con i migliori giocatori del panorama cestistico riminese nel rispetto della mission della società.
Fra loro vennero scelti giocatori che avessero un forte spirito agonistico, atleti che difendessero la propria area in maniera aggressiva, “l’attacco è la miglior difesa”.
Una programmazione molto chiara, che arriva da idee di gioco presenti e future ben delineate.
La stessa cosa è stata fatta nel reparto dirigenziale.
Quando venne scelta Big Rocket, l’agenzia di marketing e comunicazione che avviò il progetto, era già chiaro che si stava cercando un’azienda che fosse molto più che partner. Un’azienda che avesse un po’ di follia e che non facesse semplicemente il compitino.
Fu un successo anche lì e, grazie a Simone Campanati, allora socio di Big Rocket e nominato responsabile per il progetto RBR, i risultati non tardarono ad arrivare.
Oggi Simone ha scelto di occuparsi solo di questo ambito e di creare e valorizzare brand all’interno del mondo sportivo.
Simone si è creato un team importante all’interno di ogni settore e vuole raccontarvi come.
“ Vi parlerò solo di una delle scelte migliori che potessi fare nei miei 3 anni di lavoro all’interno di Rinascita Basket Rimini, ovvero il coinvolgimento nel progetto delle Rimini Storytellers. Conoscevo Fabiola per passato comune nel mondo della costruzione del brand e dopo esserci persi di vista per un po’ ho scoperto il progetto Rimini Storytellers che aveva in comune con Michela. Raccontavano Rimini in maniera divertente, femminile e in un modo che non avevo mai visto. Hanno iniziato ad appassionarsi al progetto venendo ogni domenica in curva. È stato facile coinvolgerle, sapevo che entrambe le parti avrebbero col tempo preso vantaggio.
Oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta, perché ho messo nel progetto un occhio assente fino ad allora, ovvero quello femminile: le ragazze hanno portato la loro esperienza soprattutto sul modo di comunicare con i social e mettendoci la faccia.
Il loro apporto ha elevato il valore del brand e di riflesso RBR ha elevato il valore del loro brand, facendolo conoscere a tante persone."
Scegliere il team in base agli obiettivi della tua società, è importante!
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